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Il sonno delle piante

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Gli uccelli in stormo o una fila di formiche

sanno che  il principio fu nel verde-

e appena al terzo giorno-

se nel becco c’è un ulivo, terre emerse,

per piantare l’ebbrezza nell’asciutto,  
e con un gesto libero succhiare
la radice con la bocca e i piedi in aria-


il tuo sesso è tenerezza sulla terra

sembra fermo, ma cammina come gli alberi -

dove un buco li ferisce viene nuovo
un ramo,  se gli  offri  la talea,
propagando il suo giardino, ancora uno,

sui viticci gli apici e i germogli.

Un chiamarsi insieme che innamora  

 

le parole più sottili delle piante

quando fanno odori in aria come rune
mostrandoti l’amore, o la paura,

dai capelli i fiori bianchi per le api

fino al rosso così amato dagli uccelli

E il nostro seme, per amore,

 

saprà andare lontano dalla pianta

all’acquabuona ?-
In qualche parte dello spazio c’è altra luce

che ogni notte accende le radici

che solleva le foglie come mani

per rendere invisibili i suoi figli,

nella stessa posizione di riposo

che avevano alla nascita i germogli-

 

con un un dito sulle labbra e gli occhi chiari

a ogni congedo  recitare una preghiera ?

 

Il sonno delle piante è un testo sacro

che s’immerge nel fiume della vita

che si corica, benevolo, ai tuoi piedi,

bagnandoli, quando tutto intorno è quiete.

 Gil - 14/09/2017 20:50:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

La lingua di Amina è una lingua di iniziati - altre volte forse già lo scrissi, non perché io l’abbia potuto comprendere con la ragione né dirò di averne ragioni, semmai indovinassi sarebbe un intuito fortuito - di cui a tutti ne versa in grembo le parole, ma non di tutti raccoglierà frutti, ché di pochi viene l’elezione (io il più infimo tra i suoi devoti, di chiusi orecchi e muta eco. Eppure, di là della premessa, non posso non confessare di aver "rubato" al testo un sentimento profondo di commozione e di bellezza: quale altra penna avrebbe saputo dire in così appropriati e bei versi, in così mirabili immagini l’amore carnale e spirituale tra un due creature umane, collocandole nell’intreccio d’intarsio tra terra, acqua e cielo ovvero là dove l’albero e l’uomo si riscoprono "fratelli".

SempreMiaInsuperabilePoetessa

 Laura Turra - 13/09/2017 05:54:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Un inno alla vita fin dal suo iniziare. Nel verde. Una "viriditas" che si diffonde e innalza le nostre attenzioni sopra un oceano di foglie: la natura che si tinge di verdefelce verdesalice e verdemuschio. Perpetuamente rinverdiranno gli alberi (e noi) perché sempreverde è la Sapienza.
Io ho colto questo, ma c’è senz’altro molto altro in questa tua, Amina, perché il mistero del tuo scrivere è profondo.
Mentre qui tutto intorno è quiete, ti abbraccio.

 L’Arbaléte - 12/09/2017 23:14:00 [ leggi altri commenti di L’Arbaléte » ]

Per rendere visibili i (Suoi) figli.

E così tu sei. Così sia!

 Chanteloup - 12/09/2017 23:06:00 [ leggi altri commenti di Chanteloup » ]

Universale
come il respiro
È la tua poesia.

Più ti leggo più il mistero della tua poesia si fa di cose, parole e luce. Non lo penetro con i miei sensi, ma lo abbraccio come un dono che fai ogni volta che scrivi qui.

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